Cori razzisti in Bari-Crotone da parte dei tifosi di casa contro il portiere Alfred Gomis. Lo denuncia lo stesso numero della squadra calabrese che su Twitter pubblica un post inequivocabile: “Una vittoria ottenuta alla faccia di tutti quelli che vengono allo stadio non per tifare per la propria squadra, ma per insultare i giocatori di colore”. A questo punto la notizia è risaltata in cronaca nazionale soprattutto dopo tutte le polemiche legate alla discriminazione territoriale e così l’estremo difensore è stato preso d’assalto dai cronisti.
Ai microfoni e ai taccuini ha spiegato: “E’ spiacevole essere insultato per il colore della propria pelle. Penso che questo accade in Italia perché ci sono delle persone arretrate culturalmente che non tifano per la loro squadra ma contro qualcuno e poi fanno ricadere le colpe su chi non c’entra affatto. So che pochi hanno attuato questi comportamenti e spero che non sia la società del Bari ed i suoi veri tifosi a doverne pagare le conseguenze”.
Il club manager del Bari Gianluca Paparesta ha subito risposto al portiere: “Il caso per noi non esiste. Nessuno ha sentito cori razzisti durante la partita con il Crotone rivolti contro i nostri avversari. Il Bari ha giocatori di colore nella rosa da sempre accolti con entusiasmo e affetto dal pubblico di casa”. Ora a decidere dovrà essere il Giudice Sportivo sulle segnalazioni pervenute dall’ispettore di campo.
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