Avellino-Reggina 3-0, sottotitolo: “La rivincita di Massimo Rastelli”. Si perché proprio agli amaranto è legato uno dei ricordi più brutti e nefasti della carriera da giocatore del mister biancoverde. Era il 28 aprile del 2002, è il Napoli si giocava la promozione. In panca De Canio, in cassa il vuoto, in banca i debiti. La risalita servirebbe a ripianare la situazione finanziaria e ad immaginare una ripresa tanto attesa.
Era l’epoca di Corbelli e Ferlaino, dell’indimenticato ed indimenticabile Franco Mancini tra i pali e di Massimo Rastelli bomber d’eccezione. La Reggina di Franco Colomba va in vantaggio con un gol di Savoldi. Il Napoli pareggia con Vidigal. Sull’1-1 doveva essere il momento più propizio per Massimo Rastelli.
A lui i tifosi azzurri chiedevano lo scatto d’orgoglio e la vittoria in uno scontro diretto che avrebbe significato la possibilità di rilanciare la corsa versa la Serie A: per tutta risposta Rastelli sbaglierà due gol fatti, due azioni clamorose condite da due strepitosi errori che condanneranno il Napoli alla storia recente che conosciamo. I tifosi azzurri imprecarono come non mai; Rastelli si accasò alla Reggina ma il ricordo dei partenopei è più vivo e forte che mai.
Oggi l’Avellino è lì, con la possibilità di giocarsi l’ultima chiamata per i play off dopo aver rifilato tre gol a quella Reggina la cui porta stregata negò la gioia a Massimo Rastelli in maglia azzurra contro il Padova (e con la carica di capitan Fabbro c’è da scommettere che i biancoverdi se la giocheranno come non mai).
Il video di quel “famoso” Napoli-Reggina
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